Non mi risulta facile descrivere il percorso artistico di Maria Maddalena Vertuccio perché la lunga frequentazione che ci caratterizza rischia di alterare le prospettive critiche. Mi consola il fatto, comunque, che ogni intervento è inevitabilmente segnato da un certo soggettivismo, non esistendo canoni universali per il giudizio estetico. E qui si potrebbe aprire tutto il discorso su cos'è l'arte e quali sono i criteri per il riconoscimento di un'opera d'arte. Ma non è il caso di affrontarlo qui ora.
Un realistico sogno o una realtà sognata? Questo è l'interrogativo che suscita in me la visione delle opere di questa Pittrice. Tanto per dire che probabilmente non c'è differenza fra le due ipotesi solo apparentemente opposte. Ditemi se riuscite a distinguere nettamente il sogno e la realtà nelle opere della Vertuccio. I colori tenui, le sfumature, i delicati tessuti, le ardite “macchie” di colore, le figure intravedibili e sfuggenti in un ambiente rarefatto: tutto concorre a fare della sua espressione artistica un rimando al mistero. Un mistero fatto di sensazioni, di sentimenti appena accennati, di ritrosie e pudori, eppure – insieme – di volontà decisa di comunicare, lasciando piena libertà di interpretazione al visitatore. Quante volte mi son sentire dire da Maria Maddalena: “Ma lei cosa ci vede in quest'opera?”. Ed alla mia risposta, la sua reazione: “E' qualcosa in più di quel che intendevo”. Forse l'arte è mistero sia per chi l'esercita che per il critico che per il pubblico. Ed è bene che sia così, perché significa che acquisisce la capacità di coinvolgere non acriticamente, anzi sapendo suscitare emozioni diverse. E non solo queste, ma anche provocazioni culturali più ampie.
La presente mostra sicuramente è testimonianza di un lungo itinerario di maturazione dall'informale, dall'istintivo a figure più delineate, ad una maggiore capacità espressiva, ad una comunicazione sostanziata di maggiore riflessione. Quel “m'è venuta così, l'ho sentita così” con cui la Vertuccio mi ha consegnato qualche mese fa una sua opera frutto della sua prima estemporanea credo che sia solo parzialmente vero: c'è una conquistata chiarezza interiore, una sensibilità più raffinata, una poesia più intensa. Concludo con un interrogativo: a favore del sogno o della realtà?
Giovanni Scarabelli
...Attraverso l'arte la mente varca i confini della realtà nell'animo umano e si accende la fiamma che illumina il mondo....
..Attraverso l'arte si esprime ciò che splende nella realtà e nell'invisibile. Attraverso il colore si esprime ciò che l'uomo ha dentro.
Nella sua "carriera" di pittrice Maria Maddalena Vertuccio ha avuto molti riconoscimenti importanti e ha partecipato a molte manifestazioni artistiche di alto livello. Evidente che ha fatto alcune personali molto seguite dai collezionisti e dalla critica, in varie città d'Italia: Una giovane pittrice con tutte le carte in regola.
Antonio Carbé - Uliveto Milano 1988
STAMPA E CRITICA